Prima che scoppiate a ridere, questa applicazione è stata lanciata dalla Banca del seme di Londra, si chiama appunto Daddy app ovvero London sperm bank donors e consente proprio di scegliere e personalizzare il proprio donatore di sperma preferito in base a occhi, capelli, altezza, peso e livello di istruzione il tutto stando comodamente a casa o perchè no anche in mobilità magari tra una faccenda e l’altra. Una volta effettuata la scelta si paga sempre tramite app e la banca richiede il campione di seme richiesto al donatore scelto.
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L’app prevede una lista di candidati: il primo step per la selezione del prescelto è la scelta delle caratteristiche fisiche. Dodichè, solo dopo aver clickato su queste ultime, la futura mamma potrà accedere alla scheda del possibile donatore e, dunque, alla descrizione della sua personalità e delle sue condizioni mediche. E’ qui che potremo trovare la professione del candidato. E ancora: le peculiarità del suo carattere e il perchè decide di donare.
L’ultimo step è anche quello più doloroso: il pagamento. Per ottenere un campione dal donatore – che arriverà nella clinica in cui si è seguite – ci vogliono, infatti, circa 1.100 euro: di certo non poteva essere economica la cosa parliamo pur sempre di sperma.
Tante le critiche dei più tradizionalisti, che parlano di padre digitale. La Banca del seme di Londra, invece, difende l’app, dicendo che oggigiorno si ordina tutto online, perchè non anche il donatore?