Inquinamento luminoso, l’Italia tra i paesi più inquinati

Per chi ancora non lo sapesse esiste anche l’inquinamento luminoso che si aggiunge a quello acustico, atmosferico e dei mari e via cosi discorrendo, le città sempre talmente illuminate anche di sera che non si riescono a vedere le stelle oppure qualche evento astronomico affascinante e suggestivo da costringerci a salire in montagna per chi può ma gli effetti dell’inquinamento luminoso non si fermano solo a questo e l’Italia oggi è tra i paesi G20 più inquinati, sta solo la Corea del Sud. E’ quanto emerge dall’ultimo atlante dell’inquinamento luminoso redatto da un’équipe internazionale guidatata dell’italiano Istil, l’Istituto di scienza e tecnologia dell’inquinamento luminoso.

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Questo nuovo atlante fornisce una documentazione essenziale per l’ambiente notturno, mentre nel mondo si impongono le lampade e a Led – spiega il responsabile del gruppo, il ricercatore italiano Fabio Falchi -. I livelli luminosi della tecnologia Led e i suoi colori potrebbero raddoppiare o triplicare la luminescenza del cielo durante le notti nere, ha detto Falchi.

In Europa occidentale restano poche aree relativamente non inquinate dalla luce artificiale: si trovano in Scozia, in Svezia, in Norvegia e in alcune aree dellaSpagna e dell’Austria. L’atlante mostra che più dell’80% del mondo e il 99% degli Stati Uniti e dell’Europa occidentale, vivono sotto cieli inquinati da luce artificiale. In alcune aree, come a Singapore, il livello di inquinamento è così alto che gli abitanti non conoscono notti davvero buie. In questi luoghi il cielo è sempre talmente illuminato che gli occhi degli abitanti non sono addestrati veramente alla visione notturna.

Inquinamento luminoso
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