Le nuove varietà di canapa causano danni permanenti, soprattutto nel cervello degli adolescenti.
E’ ancora conosciuta da molti come droga leggera ma stando agli ultimi studi scientifici la Cannabis leggera non lo è affatto e presenta molti rischi gravi soprattutto sul cervello degli adolescenti, pare infatti che facendone un uso abituale il rischio di sviluppare schizofrenia e disturbi simili sia 3 o 4 volte maggiore: si calcola infatti che circa il 25% di casi di psicosi potrebbe essere prevenuto eliminando l’uso di cannabis. Fino ad alcuni anni fa di questi rischi se ne parlava poco o niente e questo ha portato a credere a molte persone che assumere cannabis non fosse pericoloso per la salute almeno non abitualmente. Ma oggi esistono anche nuove varietà di questa droga che vengono vendute per vie illegali e sono facilmente reperibili anche tramite internet in forme di semi per colture idroponiche (senza bisogno di terreno) da fare in casa.
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Quando non è una droga.
Ci sono varietà selezionate di cannabis libere da principi psicoattivi, le cui fibre sono usate per ricavare tessuti o corde, in passato con la canapa si produceva anche la carta. I semi di canapa, ricchi di proteine e grassi omega-3 e omega-6 in rapporto ottimale sono usati come alimento: spremuti forniscono olio utilizzato anche nella cosmetica.
Quando è una droga.
Come droga vengono usate solo alcune parti della pianta: i fiori femminili (marijuana) e la loro resina (hashish). Le due principali molecole psicoattive nella cannabis sono il cannabinolo e il cannabidiolo. Entrambe si legano a dei recettori del cervello chiamati CB1 presenti sul neurone gabaergico che è inibitorio ma gli effetti di entrambe queste molecole sono opposti la prima infatti “rompe” i freni inibitori e favorisce i cosiddetti comportamenti tipici dello “sballo” mentre l’altro produce un effetto rilassatorio nei muscoli e analgesia, l’unione di questi due effetti crea effetti pericolosissimi.
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Cannabis come farmaco.
Il consumo mondiale di cannabis come farmaco nel 2013 è stato di 51 tonnellate, i paesi produttori di cannabis per uso terapeutico sono Canada, Regno Unito, Olanda, Danimarca e Israele, nel nostro paese è ancora in corso un progetto pilota di produzione nello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. E’ somministrata per curare spasticità e dolore nella sclerosi multipla o nelle lesioni del midollo spinale, come analgesico nel dolore cronico quando altri farmaci risultano inefficaci. Funziona anche contro la nausea e il vomito da chemioterapia e terapie per HIV. Ma gli esperti inducono a fare attenzione al fatto che potendola usare a scopo terapeutico allora non sia pericolosa se assunta come ricreativo. Sempre per quello che dicevamo sopra: esistono nuove varietà illegali e perchè a scopo creativo vengono usate parti della pianta che non fanno bene alla salute.
Disinformazione allo stato puro!!!