Su questo blog abbiamo spesso parlato e scritto di un musicista come Fabio Poli, uno di quei musicisti che in Italia sembrano sempre delle perle rare per aver non seguito dei percorsi artistici e musicali per cosi dire “non televisivi”, scegliendo sempre di fare musica con passione e cuore senza compromessi ma in realtà in Italia musicista di questo genere, per fortuna, ne esistono tanti che fanno musica senza passare da talent show e kermesse musicali televisive varie ed eventuali.
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Passione e cuore che oggi si ritrovano nella pubblicazione di una canzone di qualche anno fa, intitolata Nancy, la cui semplicità di testo e musica ti conquistano arrivando a toccare le corde giuste. Fabio Poli apre per noi il suo “cassetto dei ricordi” ripubblicando una canzone realizzata 2010, arrangiata in diverse versioni nel corso degli anni e prodotta definitivamente per ben due volte per essere inserita, prima nell’album “Primo in classifica da 58 settimane” del 2016, e poi in un successivo Ep del 2019.
Se volete conoscere di più su Fabio Poli vi rimandiamo a questo link.
Il musicista ha scelto di non pubblicare “Nancy” negli store musicali ma solo nel canale Youtube ufficiale che potete visitare cliccando questo link.
Ma conosciamo meglio questo brano dalle parole dello stesso autore:
“Nancy è una canzone di matrice cantautorale che scrissi nel 2010, ispirato dalla Nancy di Cohen a sua volta tradotta da De Andrè. Poi negli anni non ho mai saputo dove metterla, perché è sempre stata molto diversa dagli altri brani che mettevo negli album e quindi inserita in contesti cosi diversi non la ritenevo adatta“.
“Nel brano ci sono varie citazioni d’autore, come ad esempio la modulazione alla fine della strofa che nella mia mente si rifà a “Che cosa c’è” di Gino Paoli, il ritmo shuffle alla Lucio Dalla, nel ritornello la faccio andare a Londra perché, come cantava Cremonini “amiamo l’Inghilterra”, insomma, un pezzo vecchio stile in cui contano i dettagli”.
“Ho deciso di regalarla ai fan, perché mi faceva sorridere l’idea dei regali di Natale riciclati, come quel libro o quel disco che hai doppio e sai che magari potrebbe piacere al tuo amico, una cosa, anche questa, un po’ adolescenziale, perché bisogna sempre coltivare la propria immaturità“.
Per ascoltare il brano e leggere il testo della canzone vi rimandiamo a questo link diretto mentre per conoscere meglio l’artista al canale Youtube ufficiale cliccando questo link.