Il trasloco è considerato un trauma dalla maggior parte delle persone che vi si cimentano, in questo libro Ludovica Amat prova a ribaltare la prospettiva facendo del trasloco un percorso quasi iniziatico per migliorare la propria esistenza.
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Il trasloco felice è un vero e proprio manuale di sopravvivenza in cui l’autrice, fanatica praticante di quello che definisce nomadismo urbano, ci aiuta a pianificare il nostro trasloco, alternando regole disciplinate e facili da seguire a racconti tragicomici dei suoi innumerevoli traslochi.
Un libro in cui si parla anche di musica, tempo, tesori e fate, intervallato da ventitré racconti di persone che hanno affidato a Ludovica Amat la memoria del proprio trasloco straordinario, dagli anni ’30 fino ai tempi di Covid.
Una fotografia dell’umanità in movimento, una lettura utile e piacevole anche per chi non è in procinto di traslocare.
Ludovica Amat, cagliaritana di antica origine catalana trapiantata da cinquant’anni a Milano, si occupa di comunicazione d’impresa. Nel 1994 ha pubblicato La sindrome della Madonna, per la collana “Millelire” di Stampa Alternativa. Nel 2013, per Et/al edizioni, ha pubblicato Sessanta giorni e finiscono i soldi. Ha cambiato tredici case e quindici uffici. Se potesse, traslocherebbe ogni tre anni, per mettere radici in tutta la città, affezionarsi a ogni quartiere, riconoscersi “del posto” ovunque.