Si è spento oggi mercoledi 25 novembre 2020, all’età di 60 anni, il calciatore argentino Diego Armando Maradona. Soprannominato El Pibe de Oro, Maradona è stato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, giocando in squadre come il Barcellona e il Napoli, oltre che nella nazionale argentina con cui ha partecipato a quattro Mondiali, vincendo il campionato del mondo del 1986 in Messico.
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Per ricordarlo, Infinity propone la visione di Maradonapoli, un film che racconta di quel calciatore che ha dato sostanza ai sogni del popolo di Napoli, cercando in ogni angolo della città una sua immagine, un oggetto che lo ricordi, e ascoltando dalle persone che cosa vuol dire aver avuto Maradona nella propria città.
Il 30 giugno 1984 sembra un giorno come tanti. Forse in tutto il resto del mondo, ma non a Napoli, dove quello è il giorno dell’”avvento” di Maradona. Napoli è, e sempre sarà, la città dove tutto sembra più bello o più brutto di quello che è, ma soprattutto la città dove tanti uomini sono diventati qualcosa di più: simboli, eroi, santi.
Il popolo di Napoli protegge le sue icone, le osanna, le esaspera per tramandarne i significati, fino a farle diventare un’arma di affermazione e identificazione. Già da quel 30 giugno, Napoli sente che Maradona sarà una di queste e che donerà a tutti i napoletani, dal più aristocratico al più povero, quella goccia di felicità che li farà vivere meglio.
Maradona resta a Napoli 7 anni in cui fa di tutto, vincendo due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa UEFA e una Supercoppa italiana con il Napoli. E in quei 7 anni vive la città, le sue contraddizioni, le sue meraviglie, le sue difficoltà, le sue speranze. Ma soprattutto vive i sogni di tutti i napoletani e li alimenta, parlando di riscatto e vittoria. Diventerà un’icona, un mito… un santo.