“Il culto del feto”, Alessandra Piontelli scrive della “nuova” maternità

Il culto del feto di Alessandra Piontelli

Di feti un tempo non si parlava, l’argomento era scomodo, perfino respingente. Nel giro di qualche decennio tutto è cambiato.

I feti sono oggi un argomento di moda, hanno acquisito uno status iconico, compaiono su riviste, ispirano gadget e sono diventati creature di fantasia su cui proiettiamo le nostre emozioni.

Che cosa ha provocato questo atteggiamento nuovo nei loro confronti? La questione viene affrontata da tre punti di vista. Si esaminano i progressi sociali, tecnologici e scientifici, e l’impatto di questi nelle società occidentali: dagli anni Sessanta al nuovo millennio le idee su gravidanza e maternità sono mutate radicalmente.

Viene poi adottata una prospettiva più scientifica per analizzare come i feti crescono, si sviluppano e si comportano. Infine si indagano altre culture, poco toccate dalle moderne tecnologie, in cui donne incinte e bambini muoiono in continuazione e il feto non ha alcun valore.

Il culto del feto di Alessandra Piontelli

L’autore

Alessandra Piontelli, psichiatra, neurologa e psicoanalista, ha insegnato per molti anni nel Regno Unito e lavorato a lungo presso il dipartimento di Patologia della gravidanza dell’Università degli Studi di Milano. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Gemelli nel mondo. Leggende e realtà (2012) e Il culto del feto. Come è cambiata l’immagine della maternità (2020).

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