Up To The Jefu, la grande musica sulla terrazza della ceramica

Il quartiere delle Ceramiche visto dall’alto tra musica, degustazioni e arte.

up-to-the-jefu
Degustazioni, arte e ceramica

Sarà Claudio Coccoluto, il grande disc jockey italiano, l’ospite d’eccezione per Up To The Jefu, l’aperitivo di arte, gusto e buona musica tra i ‘tetti’ delle botteghe uno dei quartieri più celebri al mondo, quello delle ceramiche di Grottaglie (TA). Domenica 2 luglio, dalle 19, il ‘padre’ di tutti i dj house italiani con uno show mozzafiato direttamente suggestiva terrazza panoramica di Ciro e di Eligio Bonfrate, scalderà la storica via artigianale.

I suoi vinili, la sua cultura musicale e lo spettacolo di luci e immagini riempiranno l’atmosfera della città per un ricordo indimenticabile. Coccoluto si esibirà per far conoscere le nuove tendenze musicali con esperienza e saggezza, ma  soprattutto con l’energia e la passione dei vent’anni tra le consolle di tutto il mondo. Accanto alla sua consolle, l’organizzatore  di Up To the Jefu il giovane Antonio Piergianni e il direttore artistico Sabrina Morea, dj e vocalist molto amata nel territorio tarantino.

[adsense]

Oltre a ballare l’evento offrirà anche una ricca  degustazione  delle migliori cantine abbinati ai piatti e prodotti della terra di Puglia. Up To the Jefu è un progetto ideato per offrire un intrattenimento multisensoriale dove le tradizioni gastronomiche e artistiche  di uno dei luoghi più affascinanti al mondo, quello delle ceramiche, incontrano le performances di DJ nazionali e star della musica contemporanea.

Ma cosa vuol dire Up To The Jefu?

“Ovviamente tradotto tra inglese e Grottagliese vuol dire sulla terrazza. – spiega Antonio Piergianni –  L’idea è nata dall’unione tra le mie  passioni: il mondo agricolo, la musica e il turismo. Viviamo in una terra straordinaria dove questi elementi possono coesistere ad alti  livelli. Up to The Jefu è uno stile di vita dove si abbattono le etichette e si dà spazio alla condivisione della bellezza”.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *