L’emergenza smog è altissima ma qualcosa si sta facendo.
Mezzo mondo o quasi sta cercando di contrastare l’emergenza smog nelle metropoli che in alcuni casi ha raggiunti livelli davvero pericolosi per la salute dell’uomo superando di molto la soglia prevista di sicurezza.
Città come Tokyo, Città del Messico, Vancouver ma anche Atene, Pechino hanno ufficialmente dichiarato guerra all’inquinamento che secondo gli ultimi dati dell’OMS ogni anno uccide circa mezzo milione di bambini. Non è più tollerabile tutto ciò.
La situazione italiana.
Da noi in Italia l’aria è “fuorilegge” in città come Roma, Milano e Torino, ma anche nell’area del bacino padano, per la quale un piano sulla qualità dell’aria sarà “approvato entro maggio”, ha assicurato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
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L’ultima città in ordine di tempo ad aver annunciato azioni anti inquinamento è Barcellona: dal 2019 le auto obsolete, con più di 20 anni, saranno bandite dalle strade nei giorni feriali. Le autorità sperano anche di convincere i cittadini a rinunciare all’automobile offrendo trasporti pubblici gratuiti.
Via libera a biciclette.
Copenaghen continua a scommettere sulle bici e pianifica una superstrada per le due ruote che colleghi le periferie. Gli investimenti in piste ciclabili sono programmati anche da Parigi e Londra. Quest’ultima nell’autunno prossimo introdurrà la tassa sulla tossicità: le auto vecchie per entrare in centro dovranno pagare 10 sterline al giorno, che si aggiungono alle 11,50 sterline della tassa sulla congestione già in vigore.