Cosa significa essere umani? Il racconto di corpo, cervello e relazione

Cosa significa essere umani? Il racconto di corpo, cervello e relazione

Una rivoluzione di portata copernicana è sotto i nostri occhi. Coinvolge ognuna e ognuno di noi e ridefinisce alla radice cosa siamo come esseri umani. Dal primato del soggetto scopriamo la centralità della relazione; da individui ci riconosciamo condividui; da tanti “io” che pensavamo di essere ci accorgiamo di derivare dai “noi” di cui siamo parte; oltre la centralità della mente riconosciamo finalmente di essere un corpo; scopriamo che l’origine della conoscenza è situata nella nostra capacità di azione e movimento.

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Un paradigma corporeo, basato sull’intersoggettività, si fa strada nella comprensione di noi stessi e attende di essere riconosciuto per una collocazione più appropriata della nostra presenza e una lettura più adeguata della nostra esperienza.

Vittorio Gallese, uno dei più autorevoli neuroscienziati del nostro tempo, ha fatto parte del gruppo che nel 1992 ha individuato i “neuroni specchio”, la scoperta italiana più citata nella letteratura internazionale. Insegna Fisiologia all’Università di Parma e nel 2013 la Società psicoanalitica italiana gli ha assegnato il premio Musatti. Nelle nostre edizioni ha pubblicato La nascita della intersoggettività (con M. Ammaniti, 2014), Lo schermo empatico (con M. Guerra, 2015), e Cosa significa essere umani (con U. Morelli, 2024).

Ugo Morelli, saggista e psicologo italiano, studioso di scienze cognitive, ha insegnato Psicologia del lavoro presso l’Università degli Studi di Bergamo e attualmente insegna Scienze cognitive applicate presso l’Università Federico II di Napoli. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Incertezza e organizzazione (2009), Contro l’indifferenza (2013), e Cosa significa essere umani (con V. Gallese, 2024).

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