Giovanna Cosenza insegna all’università dal 2000. Attingendo ai suoi canali di comunicazione con gli studenti, dal blog ai social media, dalle mail ai colloqui in studio, racconta incontri e storie che toccano i grandi temi dell’esistenza: amore, amicizie, sogni, lavoro.
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Ne emerge un ritratto di più generazioni, cresciute tra reiterate crisi economiche e sociali.
Oggi sui ventenni circolano molti luoghi comuni: “bamboccioni”, “sdraiati”, “apatici”, “choosy”.
Sono stereotipi falsi e dannosi, perché tendono a dividere chi è giovane da chi non lo è. Al contrario, dice Cosenza, le sfide della vita sono state molto più simili, negli ultimi cinquant’anni, di quanto siamo abituati a pensare.
Cerchi di capire, prof si rivolge a studenti e docenti, madri e padri, figlie e figli, nonni e nipoti. E lancia un appello: in un’Italia sempre più anziana e stanca, solo un dialogo tra generazioni ci può salvare.
Giovanna Cosenza è professoressa ordinaria di Filosofia e Teoria dei linguaggi all’Università di Bologna, dove insegna Semiotica e storytelling, Semiotica dei nuovi media e Semiotica dei consumi. Fra le sue aree di ricerca, ci sono i media digitali, la comunicazione politica e quella commerciale.
I suoi ultimi libri, entrambi per Laterza, sono Introduzione alla semiotica dei nuovi media (2014) e Semiotica e comunicazione politica (2018).