Un avamposto oltre i confini terrestri abitato da vent’anni esatti senza interruzioni. E se il luogo più ospitale al mondo fosse lo Spazio? Si apre con questa domanda il nuovo numero di IL, in edicola da venerdì 28 agosto con Il Sole 24 Ore.
A distanza siderale dai problemi in cui versa il nostro pianeta, eppure con ricerche e applicazioni vicinissime, che impattano sulla nostra quotidianità, sono vent’anni che l’uomo abita ininterrottamente la Stazione spaziale internazionale: la “nave più bella”, come racconta, in esclusiva per IL, Paolo Nespoli che lì, nella sua ‘stanza spaziale’, ha vissuto per 313 giorni.
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È cambiata la concezione del mondo, spiega Nespoli, vista da fuori, la Terra appare più bella e più fragile, e la responsabilità nel preservarla si manifesta in maniera ancora più indiscutibile.
Sono cambiati i nostri confini: la cosiddetta orbita bassa, la quota alla quale si trova la Stazione spaziale, ma anche molti satelliti, è ormai parte del mondo terrestre ed è alla base di tanti servizi oggi indispensabili, dalle telecomunicazioni alla geolocalizzazione.
E presto, molto prima di quanto ci aspettiamo, aggiungeremo a questo territorio familiare la Luna. Il fatto è che lo Spazio non è più solo un luogo dove spingere la ricerca scientifica ai suoi limiti estremi, ma un ambiente dall’enorme potenziale commerciale.
E l’Italia gioca un ruolo importante nella partita: per capire come e perché IL ha visitato la sede torinese di Thales Alenia Space, che ha costruito metà della parte abitata della Stazione spaziale e che avrà un ruolo importante nella prossima colonizzazione della Luna, e Altec, da dove verrà coordinata la prossima missione europea su Marte.
Inoltre è cambiata la compagine internazionale: nella lista di chi opera oltre i confini della Terra non ci sono più solo le agenzie spaziali delle grandi potenze, ma aziende private, a volte anche piccole, e molte nazioni insospettabili, dalla Costa Rica agli Emirati Arabi, al Rwanda.
Infine, è mutato radicalmente anche il nostro immaginario, come ci mostrano il parallelo tra l’antichità e la modernità tracciato dall’antichista Giorgio Ieranò e i racconti scritti in esclusiva per IL da tre grandi autori italiani che nello Spazio, anche solo metaforicamente, non si erano mai avventurati prima: Andrea Tarabbia, Ilaria Tuti e Chiara Valerio.
Tornando sulla Terra, non possono mancare gli approfondimenti sull’attualità di IL: mentre tutto il mondo chiede indagini trasparenti e la verità su Alexei Navalny, il leader dell’opposizione russa, Anna Zafesova ci accompagna alla scoperta della “vera” Siberia.
Tante le interviste, dall’insolito botta e risposta per immagini con il genio del design Phillippe Starck alla playlist confezionata su misura per i lettori di IL del grande chansonnier Paolo Conte, che racconta, solo con canzoni e note, la sua vita.
Ampio spazio alla moda, che su questo numero fa il punto sulle tendenze d’autunno, giacche, cappotti, abiti: il servizio è ambientato all’ippodromo San Siro di Milano e ospita un racconto inedito di uno scrittore appassionato di corse, Alberto Bertoni.
E nell’ultima pagina, spazio ai sentimenti, grazie al consueto appuntamento con la posta del cuore di Luca Ricci.
Tutto su IL, il maschile del Sole 24 Ore in edicola da venerdì 18 Agosto con il quotidiano.