Sousse è una città dai mille volti e in essi si rispecchia la sua storia millenaria: fondata dai Fenici, caduta sotto il dominio Cartaginese, rasa al suolo dai Vandali e successivamente ricostruita dai Bizantini e dagli Aghlabidi, è custode di monumenti di rara bellezza che testimoniano l’importanza che la città ha avuto nei secoli. La splendida Medina, patrimonio mondiale dell’UNESCO è situata sul fianco di una collina, di fronte al mare dove troviamo anche il porto di Sousse, luogo di indiscussa importanza per gli scambi commerciali durante l’epoca antica.
È un piacere addentrarsi nella Medina, con le sue stradine che creano un’atmosfera di altri tempi e mercanteggiare nei souk. Dominata dalla alta figura della Torre Khalef, la città vecchia ha conservato i suoi bastioni medievali e numerosi monumenti: il Ribat, fortino e luogo di ritiro religioso, la Grande Moschea dall’aspetto di una fortezza e insolitamente priva di decorazioni e di minareti, l’imponente Kasbah. Per gli appassionati di storia, a pochi passi dal centro, si trova il Museo Archeologico di Sousse che ospita numerosi mosaici, di cui la città era uno dei migliori produttori nei tempi antichi, raffiguranti scene tipiche della tradizione romana, tra immagini di coccodrilli del Nilo, rappresentazioni di Nettuno, Dioniso e Medusa con il suo temibile sguardo.
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Sousse è anche una delle più importanti e moderne stazione balneari della Tunisia dotata di un litorale di sabbia fine bianchissima e di tutti i comfort: alberghi e resort di lusso, ristoranti e night club alla moda.
L’offerta qui è davvero variegata e ottima per visitatori di ogni età. Gli amanti dello sport possono prendere lezioni di immersioni, jet -ski e windsurf, oppure trascorrere una giornata sui campi da golf e da tennis.
A pochi minuti dal centro di Sousse, una piccola cittadina turistica dall’impronta andalusa è stata costruita per i vacanzieri intorno ad una marina: il suo nome è Port El Kantaoui.
Per concedersi una coccola in più, Sousse dispone di centri di talassoterapia dove scegliere tra diversi trattamenti di bellezza o un massaggio esotico nell’hammam. Quando cala la notte Sousse si trasforma in una città vivace e dai mille colori con i suoi numerosi ristoranti, lounge, night club e discoteche che animano il centro e le antiche stradine della Medina e rendono Sousse una città aperta ed eclettica.
Monastir, la marina dorata
Lungo la costa, a pochi chilometri da Sousse, si trova la città di Monastir, con le sue spiagge di sabbia dorata e il suo mare azzurrino, i suoi monumenti medievali e la sua affascinante marina è una destinazione ideale per rilassarsi in riva al mare, ma anche per visitare una regione appassionante. Sono infatti numerosi i punti d’interesse e le attività che questa città tunisina offre ai suoi visitatori: Il ribāṭ di Harthema, fortezza utilizzata in principio per scopi militari, risalente al 796 la cui parte più antica è quella intorno alla torre di vedetta. Oggi il cortile è utilizzato per rappresentazioni teatrali e per spettacoli serali. La Medina che nel 1960 ha subito fortissimi cambiamenti, denota oggi strade aperte e piacevoli edifici con portici. Il Museo Islamico, è situato nella ex sala della preghiera al piano superiore del ribāṭ di Monastir. Qui si trovano una interessante collezione di monete del X e XI secolo, iscrizioni coraniche del VIII e XII secolo, tessuti, vetri, articoli di bronzo, antiche ceramiche tunisine, gioielli e un astrolabio del 927 proveniente da Córdoba.
Il mausoleo di Bourguiba la cui costruzione ebbe inizio nel 1963, ha molte somiglianze con i tipici santuari islamici dedicati ai santi. È formato da 3 cupole (2 verdi e una dorata) e 2 minareti che segnano l’ingresso. Habib Bourguiba, primo Presidente della Tunisia, generalmente considerato come il padre della moderna nazione, morì nel 2000 e fu sepolto qui. Prima di lui i suoi genitori e sua moglie sono stati sepolti nel mausoleo.
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Kairouan, la città delle trecento moschee
Più nell’entroterra, ad un’ora di macchina da Monastir e Sousse, si trova un altro gioiello della storia della Tunisia. Nel mezzo di un paesaggio di steppe, Kairouan è una città affascinante ancorata ad un passato lontano, città santa dell’islam, è stata la prima capitale del Maghreb. La città tunisina è iscritta dall’Unesco nel Patrimonio mondiale per le sue meraviglie: la venerabile Grande moschea, i bacini aghlabidi, l’incantevole mausoleo di Sidi Sahbi caratteristico per i suoi riquadri di ceramica multicolore e conosciuto come la “Moschea del Barbiere”.
La Medina di Kairouan è un luogo affascinante. Vista dall’altro si scopre essere disseminata di una moltitudine di cupole bianche che segnalano le tombe dei santi musulmani e “Zaouias” edifici dedicati a dei maestri spirituali che hanno dispensato insegnamenti a Kairouan. Una di queste cupole ospita un venerato pozzo antico quanto la città stessa, Bir Barrouta la cui acqua è sacra. Ancora oggi, l’acqua viene pescata con una “noria”, una ruota azionata da un dromedario.
I souks, con le strade dedicate al commercio, divise per attività, brulicano di vita. Questi quartieri storici sono circondati da mura di mattoni biondi, merlati e puntellati da torri e bastioni che conferiscono alla città un aspetto venerabile e fuori dal tempo.
Nei souks si possono trovare in vendita i più rinomati tappeti tunisini, i classici dal colore dominante del rosso cremisi, o quelli dalle tinte più naturali bianche e marroni. Si racconta che proprio a Kairouan nel XX secolo la figlia del governatore ottomano fosse stata la prima a tessere un tappeto a pelo alto di lana per donarlo ad una delle moschee della città. Da quel momento la tradizione si è perpetuata rendendo la città la capitale del tappeto in Tunisia.
Nella medina inoltre si possono trovare deliziosi ristoranti dove poter gustare una cucina semplice a buon prezzo, caratterizzata dagli ingredienti tipici della cucina berbera: semola, olio d’oliva, miele e datteri delle oasi del sud. La specialità riconosciuta di Kairouan è il piccolo dolce a forma di losanga chiamato maqroudh.
Per maggiori informazioni, visitate il sito www.tunisiaturismo.it
Fonte: Ufficio stampa Martinengo.