Lunedì 15 gennaio alle 21:25 in esclusiva sul NOVE “Rigopiano – voci dal gelo” ripercorre questi avvenimenti riportando l’attenzione del Paese su una comunità che attende ancora giustizia. Il film documentario di Marco Visalberghi (produttore del pluripremiato Sacro GRA di Gianfranco Rosi) è prodotto da DocLab per Discovery Italia.
Il 18 gennaio 2017, dopo giorni di una nevicata senza precedenti e un susseguirsi di scosse di terremoto, una spaventosa valanga spazza via l’Hotel Rigopiano di Farindola, in Abruzzo sul Gran Sasso d’Italia. Le vittime sono 29, 11 i sopravvissuti. Si tratta della tragedia più grave causata da una valanga avvenuta in Italia dal 1916.
Dall’inizio del gennaio 2017 l’Italia è stata interessata da un’ondata di freddo che provoca eccezionali nevicate, in particolare sull’Appennino centrale, dove gli accumuli hanno raggiunto anche i 3 metri di altezza e numerosi centri abitati sono rimasti isolati. La forte nevicata blocca la provinciale che collega l’Hotel Rigopiano col fondovalle e nonostante gli appelli non è possibile liberare la strada con i normali spazzaneve e la turbina è rotta. L’albergo rimane isolato.
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Il 18 gennaio, tre scosse di terremoto provocano una valanga di neve e detriti di grandi proporzioni che si distacca dal monte Siella (parte del massiccio del Gran Sasso), sino a raggiungere l’Hotel Rigopiano. La valanga di neve, tronchi d’albero e zolle di terra travolgono la struttura sradicandola dalle sue stesse fondamenta e spostandola più a valle di oltre venti metri per poi cancellarla sotto una coltre bianca.
Giampiero Parete miracolosamente risparmiato dalla valanga lancia l’allarme: “È caduto, è caduto l’albergo!”. Ma le sue disperate richieste d’aiuto cadono nel vuoto in una lunga catena fatta di equivoci e incredulità. Per ore nessuno crede possibile che l’Hotel Rigopiano sia crollato addosso a 40 persone, 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti.
Il 20 gennaio dopo oltre 30 ore vengono trovati 6 sopravvissuti salvati da un solaio e localizzati anche grazie alle indicazioni di uno dei superstiti, Fabio Salzetta, ritornato sul luogo per aiutare la ricerca dei sopravvissuti. In tutto vengono recuperate vive 9 persone intrappolate nell’edificio, cinque adulti e quattro bambini; gli ultimi superstiti vengono estratti 58 ore dopo la caduta della valanga.
Il documentario è l’esclusivo racconto, minuto per minuto, della tragedia attraverso le voci di chi l’ha vissuta in prima persona. Asciutto ed emozionante al tempo stesso lo speciale ripercorre quelle drammatiche 62 ore impiegate per estrarre vivo l’ultimo degli 11 sopravvissuti, l’attesa e il dolore dei familiari, l’eroismo dei soccorritori a un anno dalla tragedia.