David Bowie, Iggy Pop, Depeche Mode, Nick Cave, U2, Einstürzende Neubauten, Nina Hagen, R.E.M: al mondo esistono pochi studi di registrazione che hanno ospitato un elenco di musicisti così eccezionale come gliHansa Studios di Berlino. Alla loro storia è dedicato il documentario “Hansa Studios: Da Bowie agli U2 – La Musica ai Tempi del Muro” la nuova produzione internazionale Sky Arte HD (Canali 120 e 400) che verrà trasmessa in due parti in occasione dell’anniversario della morte di David Bowie: domani, 10 gennaio, e il 17 gennaio alle ore 21.15.
Con un evocativo archivio di immagini e l’esclusivo accesso agli studi, il film racconta attraverso interviste inedite a solisti, band, ingegneri e produttori che sono stati pionieri di un nuovo sound, la vita degli Hansa Studios: da fabbrica di hit del pop tedesco a simbolo di una generazione di artisti in cerca di sperimentazioni sonore.
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Gli Hansa Studios sono stati per anni gli studi al confine più estremo del mondo occidentale. All’interno di un complesso unico nel suo genere, che spiccava quasi solitario nella desolazione di Potsdamer Platz, a pochi metri dal famigerato muro di Berlino, grandissimi musicisti di fama internazionale hanno prodotto alcune tra le loro maggiori hit. La loro leggenda inizia con l’arrivo in Germania di David Bowie, il primo ad aver preferito gli studi berlinesi a quelli americani, in cerca di una propria riabilitazione individuale e artistica. L’influenza che gli Hansa Studios ebbero sul Duca Bianco è evidente nel testo della famosissima “Heroes” (“I can remember standing by the wall – And the guns, shot above our heads – And we kissed, as though nothing could fall”). Bowie è stato ispirato osservando dalla finestra dello studio il amico e produttore Tony Visconti, baciare la cantante Antonia Maass lungo il muro di Berlino.
Sempre agli Hansa Studios, Iggy Pop, amico e coinquilino di David Bowie, ha concepito l’inno rock Lust for Life, e ha scritto The Passenger ispirato dai suoi viaggi a bordo delle carrozze della U-Bahn e S-Bahn. Oltre a loro, illustri musicisti internazionali, inclusi i Depeche Mode, Nick Cave e i Marillion, vi hanno inciso i loro pezzi. Grazie agli Hansa Studios la band tedesca Einstürzende Neubauten ha concepito un nuovo tipo di musica, utilizzando lamine di metallo, martelli pneumatici, tubi Innocenti e addirittura un copriwater per campionare suoni insoliti e autentici. L’interesse per questa nuova ricerca sonora ha convinto i Depeche Mode a registrare negli Hansa Studios e comporre tra i successi discografici più importanti degli anni ’80, tra cui il brano People are People. A scrivere l’ultimo capitolo degli Hansa Studios nel ventesimo secolo saranno gli U2, con il discoAchtung Baby.
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Berlino Ovest, e la sua cultura influenzata da un’instabile situazione politica, minata dallo spettro della Guerra Fredda, diventano parte del racconto degli artisti che in quegli anni hanno scritto e suonato musica a Berlino. Alcuni tra i momenti più emozionanti della storia degli studi, assieme ai processi creativi e di sperimentazione sonora che li hanno caratterizzati, sono descritti in un unico ritratto composto da interviste, sessioni di registrazione, approfondimenti sulla maestria musicale e la tecnologia del suono tra il ’76 e il ‘90.
Dopo la caduta del muro di Berlino il cambiamento drastico dell’assetto cittadino è stato inevitabile. Gli Hansa Studios, un tempo così vicini a quel simbolo, hanno perso molto della propria identità e fascino; ma la commovente chiusura degli studi nei primi anni Novanta non ha decretato la fine della loro storia. Quasi due decenni dopo, gli studi hanno vissuto una rinascita che il film rievoca attraverso ricordi di una nuova generazione di musicisti fra cui Michael Stipe dei R.E.M e i Supergrass, quest’ultimi protagonisti dell’emozionante finale del film.
“HANSA STUDIOS: DA BOWIE AGLI U2 – La Musica ai Tempi del Muro” è nuova produzione Sky Arts Production Hub, centro d’eccellenza europeo per la realizzazione di programmi sull’arte distribuiti a livello internazionale in tutti i Paesi in cui opera Sky, per una platea potenziale di 21 milioni di famiglie abbonate.