Nel mondo delle costruzioni e dei componenti di arredo industriale, l’utilizzo dei laminati ha rappresentato un punto di svolta, migliorando sia la qualità dei manufatti architettonici che la loro resistenza. È in particolare l’alluminio il materiale più interessante, come testimoniano queste notizie dal mondo.
Rame, zinco, ma soprattutto alluminio: nel mondo delle costruzioni, i laminati sono diventati sempre più importanti nella realizzazione delle componenti per l’arredo industriale, grazie alle loro speciali caratteristiche come resistenza agli agenti atmosferici, robustezza generale e duttilità, che li rendono adatti a ogni tipo di impiego, e in particolare per le coperture, le lattoniere, i rivestimenti di facciata, ma anche per la creazione di piccoli pezzi e installazioni di ogni tipo.
Alluminio al centro. Come accennato, un ruolo chiave in questo ambito lo riveste l’alluminio, l’elemento chimico che racchiude in sé una serie di caratteristiche utilissime nel mondo della produzione, al punto di diventare indispensabile e aver avviato una vera e propria industria, dove brillano alcune eccellenze anche italiane. È il caso dell’azienda del Gruppo Frigerio, che ormai da venti anni opera nel campo progettazione e realizzazione di strutture in alluminio adatte a ogni tipo di esigenza, come banchi da lavoro, cassettiere, carrelli, espositori, sostegni e protezioni antinfortunistiche, sfruttando le qualità intrinseche di questo materiale. Ovvero, funzionalità, economicità e flessibilità.
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Un’ampia gamma. Questo spiega la diffusione dell’impiego di profili in alluminio in vari settori, sia strutturali che non strutturali: come ben raccontato sul sito del gruppo italiano, questo materiale trova uso in diverse strutture come nei contenitori chimici, nei pannelli di rivestimento e nei telai per infissi, oltre che nel campo industriale grazie alle sue caratteristiche di leggerezza, resistenza alla corrosione e funzionalità. Da non sottovalutare, poi, la sua economicità di fondo, che lo rende ancor più competitivo per le aziende. Sul sito del Gruppo Frigerio, dunque, è possibile trovare un’ampia gamma di prodotti realizzati in profilati di alluminio, standard o per specifici settori come arredamento, automazione e molti altri, ma anche l’innovativo sistema modulare a costruzione componibile, che grazie allo studio di componenti standardizzati consente la realizzazione delle più svariate installazioni, con una riduzione immediata di tempi e costi di produzione.
L’assemblea dei produttori. A ulteriore riprova di questa centralità, basti pensare che a metà ottobre a Torino prenderà luogo l’Assemblea Generale dell’Aital, ovvero l’associazione delle finiture dell’alluminio, che annovera come soci sia le imprese che operano nel settore alluminio, sia le aziende del comparto dei trattamenti superficiali di questo materiale. Le sole aziende di ossidazione anodica che ne fanno parte assicurano una capacità produttiva di circa il 65% del totale nazionale, stessa quota di mercato garantita dai soci verniciatori.
Sviluppi a livello globale. Anche a livello mondiale si segnalano notizie interessanti in questo specifico settore: è di poche settimane fa, infatti, l’annuncio che la società statunitense Aleris Corporation, attiva proprio nella produzione di prodotti laminati in alluminio, è in procinto di essere acquistata dalla cinese Zhongwang Usa. Il preliminare di accordo già siglato prevede una cessione dietro il pagamento di 2,33 miliardi di dollari, e la transazione sarà finalizzata a inizio 2017, dopo la conclusione dell’iter di approvazione delle autorità competenti. In questo modo, l’impresa americana entrerà nell’alveo della Zhongwang International, ovvero la casa madre di China Zhongwang, che al momento è uno dei principali produttori cinesi e mondiali di alluminio. Qualcosa si muove anche sul fronte europeo, visto che il colosso dell’alluminio Constellium, di base nei Paesi Bassi, ha stretto un accordo con la società giapponese UACJ per avviare operazioni congiunte in un nuovo stabilimento produttivo in Kentucky, a Bowling Green. Questo impianto, che occupa una superficie di 225 mila piedi quadrati, servirà alla produzione di componenti per rifornire l’industria delle quattro ruote del Nord America.