Occhiali da vista grandi e neri, maglie stampate, pantaloni arrotolati fin sopra la caviglia, aria da strafottente
Questo è l’hipster, ovvero il nuovo dandy dell’epoca moderna, che sa di essere affascinante e al centro dell’attenzione, ma lo fa con una finta controvoglia e molto spesso non vuole neanche essere chiamato hipster.
Il termine Hispter non è però così attuale come può sembrare. Infatti è nato negli Stati Uniti intorno agli anni ’40 per descrivere gli estimatori di musica jazz. Evolvendosi dopo le due Grandi Guerre, il termine assunse un significato più profondo grazie a scrittori famosi e poeti fra cui Jack Kerouac, che ne arricchirono l’immagine, fino ad allora considerata solo una sottocultura, come qualcosa che distinguesse i giovani letterati dal resto del mondo, perché più avanti rispetto agli altri.
Oggi il termine che è anche un po’ disprezzato dagli stessi giovani che non amano essere etichettati in stereotipi che poi li sminuiscono, è diventato meno di nicchia coinvolgendo sempre più ragazzi anche giovanissimi, che amano scegliere un look sopra le righe per darsi quel perché che spesso manca al giorno d’oggi.
In Italia non manca di incontrare qualcuno che ami indossare i grandi occhiali neri (per prima io) che scrive sempre o porta un libro in borsa e legge appena ne ha l’occasione, che ascolta musica indie rock e che ama bere caffè nero bollente mentre si trastulla nella scrittura di una nuova favolosa poesia.
Gli stessi stilisti amano questa tendenza che sta spopolando, e molti hanno dedicato intere collezioni all’uomo e alla donna che sanno di poter osare e di potersi far ammirare da tutti.
Quello che affascina di più della nuova moda hipster è quel saper tenersi distanti dalla realtà senza cadere troppo nell’egocentrismo, una sorta di stile che rappresenta la voglia di distinguersi dalla massa senza comunque dover avere per forza un nome.
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